Dopo un primo post dedicato alle voci di due comuni specie di picchi presenti sul territorio triestino (e complice l'arrivo di una primavera dal sapore quasi estivo), ecco degli esempi di voci di quattro tra i passeriformi più comuni, ospiti non solo dei boschi del nostro territorio ma anche di parchi e giardini. Tutti i video e gli audio condivisi contengono i riferimenti dei loro autori.
Pettirosso (Erithacus rubecula)
Spavaldo e temerario, quest'uccellino piccolo (13-14 cm) e bruno presenta una vistosa macchia rosso-aranciata sul petto e parte della faccia. A seconda di quanto arruffi le penne, il pettirosso può sembrare più o meno slanciato: a volte prende l'aspetto di una specie di palla tondeggiante e canora. Ha un canto melodioso con cui in primavera demarca i limiti del proprio territorio. Oltre all'esempio del video vi linko:
Merlo (Turdus merula)
Quest'uccello è uno dei Turdidi più comuni, diffuso praticamente in ogni ambiente sia dotato di alberi e siepi. Il maschio è uniformemente nero lucido, tranne becco ed anello perioculare giallo aranciato; la femmina, più mimetica, è bruna con la gola più chiara e striata. L'uccello è lungo tra i 20 e i 25 cm, e dato che si tratta di una specie comunissima è utile impararne le dimensioni per raffrontarle con quelle di altre specie ("quel coso sconosciuto che ho visto era sicuramente più piccolo di un merlo...") Si alimenta principalmente sul terreno; se camminando in bosco sentite un rumore tra le foglie ai lati del sentiero, come se qualcuno ci rovistasse dentro, nove volte su dieci si tratta di un Merlo in cerca di cibo. Per quanto invece riguarda le abitudini canore, il maschio di solito canta da un posatoio esposto, specie in primavera quando cantando "marca il territorio": la cima di un albero, un palo della luce. Ecco la sua voce:
Cinciallegra (Parus Major)
Cinciarella (Cyanistes caeruleus)
Come altre cince, anche la Cinciarella ha un repertorio piuttosto variegato:
Nessun commento:
Posta un commento