lunedì 8 aprile 2024

Riconoscere le voci degli uccelli: Pettirosso, Merlo, Cinciallegra, Cinciarella

Dopo un primo post dedicato alle voci di due comuni specie di picchi presenti sul territorio triestino (e complice l'arrivo di una primavera dal sapore quasi estivo), ecco degli esempi di voci di quattro tra i passeriformi più comuni, ospiti non solo dei boschi del nostro territorio ma anche di parchi e giardini. Tutti i video e gli audio condivisi contengono i riferimenti dei loro autori.


Pettirosso (Erithacus rubecula)

Spavaldo e temerario, quest'uccellino piccolo (13-14 cm) e bruno presenta una vistosa macchia rosso-aranciata sul petto e parte della faccia. A seconda di quanto arruffi le penne, il pettirosso può sembrare più o meno slanciato: a volte prende l'aspetto di una specie di palla tondeggiante e canora. Ha un canto melodioso con cui in primavera demarca i limiti del proprio territorio. Oltre all'esempio del video vi linko:


Merlo (Turdus merula)

Quest'uccello è uno dei Turdidi più comuni, diffuso praticamente in ogni ambiente sia dotato di alberi e siepi. Il maschio è uniformemente nero lucido, tranne becco ed anello perioculare giallo aranciato; la femmina, più mimetica, è bruna con la gola più chiara e striata. L'uccello è lungo tra i 20 e i 25 cm, e dato che si tratta di una specie comunissima è utile impararne le dimensioni per raffrontarle con quelle di altre specie ("quel coso sconosciuto che ho visto era sicuramente più piccolo di un merlo...") Si alimenta principalmente sul terreno; se camminando in bosco sentite un rumore tra le foglie ai lati del sentiero, come se qualcuno ci rovistasse dentro, nove volte su dieci si tratta di un Merlo in cerca di cibo. Per quanto invece riguarda le abitudini canore, il maschio di solito canta da un posatoio esposto, specie in primavera quando cantando "marca il territorio": la cima di un albero, un palo della luce. Ecco la sua voce:


Cinciallegra (Parus Major)


Onnipresente, colorata, intelligente e coraggiosa (tanto da arrivare a prendere il cibo dalle mani degli umani), la Cinciallegra è senza dubbio una delle specie di uccelli che si imparano a conoscere per prime e più facilmente. Tra le cince è la più grande (14-15 cm) ed il piumaggio distintivo la rende piuttosto semplice da riconoscere: testa nera con guance bianche, spalle verdastre, ali e coda azzurre e parti inferiori gialle. Nonostante sia pressoché ubiqua ovunque ci sia almeno un paio d'alberi, si tratta di una specie interessante, intelligente e dal ricco repertorio di vocalizzi. 


Cinciarella (Cyanistes caeruleus)

Cugina più piccola (11-12 cm) della Cinciallegra, la Cinciarella è un uccello dall'aspetto decisamente simpatico: oltre che per dimensioni e voce, si distingue dalla parente più grande dal piumaggio. La testa della Cinciarella è bianca tranne che per un "cappello" azzurro sul vertice del capo ed una "mascherina" nera sugli occhi. La colorazione generale vira molto più sull'azzurro. Attiva e vivace, non sta mai ferma e per cercare cibo si appende ai rami anche a testa in giù.
Come altre cince, anche la Cinciarella ha un repertorio piuttosto variegato:


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